Appendere i quadri: come orientarli bene sulla parete?
- Valentina Melfa
- 13 ott 2017
- Tempo di lettura: 4 min
Una parete spoglia declassa l'ambiente, ma anche troppi quadri appesi senza criterio sono da evitare.
Creare la composizione corretta per le cornici non è un compito facile, ma è uno dei modi più semplici ed validi per dare forma ad una parete e dare nuova vita a un’intera stanza.Parole d’ordine sono: proporzione e tecnica, cioè giocare con i colori, gli allineamenti e le asimmetrie

Disporre bene le cornici
Mai alla cieca.
E’ necessario abbinare e appendere i quadri non fidandosi solo del proprio istinto, incrociando le dita sul risultato finale, rischiando di avere muri pieni di inutili buchi. Il primo consiglio, pertanto, è quello di sperimentare sempre lo schema della composizione prima di prendere in mano chiodi e martello. Procedete disegnando la parete, i mobili e la composizione dei quadri su un foglio per valutare l’effetto finale.
Questione di stile.
Accostare una cornice barocca in legno dorato a una ultramoderna in metallo è una scelta azzardata: per abbinare bene gli stili è opportuno avere coerenza, sia con l’arredamento della stanza, sia con gli altri quadri. Ma non è vero che due stili diversi non possano coesistere: occorre però che ci siano elementi di separazione, affinché non si crei un mix disordinato.
Solo per i tuoi occhi.
Un quadro è lì per farsi guardare ed è per questo si deve appendere all’altezza degli occhi. Per facilitare i calcoli, se i quadri sono allineati nella parte inferiore, quest’ultima deve distare circa 120 cm da terra. Oppure appendeteli con la mezzeria del quadro a 140 cm dal pavimento. Se sono di fronte a un divano calcolate 90/100.

I principi di base per appendere i quadri
Tutti in fila
Se si vogliono posizionare più quadri di uguali dimensioni uno dopo l’altro, devono essere posti in fila, tenendo come punto di riferimento il lato inferiore della cornice.

In soqquadro ma non troppo.
Quadri di dimensioni differenti non possono essere “collocati” come capita su un muro vuoto. Il modo più semplice per dare un ordine alla composizione è racchiudere l’insieme che si vuole creare in una sorta di figura geometrica immaginaria, di solito un rettangolo oppure un quadrato.

Effetto mostra
Questo effetto si crea quando la scena occupa tutta la parete. E’ ovvio che l’immagine scelta deve essere di grande impatto e deve avere intorno a sé una porzione di muro che la incornici e le dia la giusta prospettiva. È la scelta ideale se l’ambiente è spazioso e si vuole ottenere un effetto scenografico.

Ritratti
Se l’intenzione è quella di creare un effetto armonico fra le diverse linee visive, i quadri o le foto che ritraggono persone, magari in primo piano, è necessario che i loro volti devono essere rivolti gli uni verso gli altri.
Se, al contrario, tutti i soggetti guardano dalla stessa parte, si avrà un effetto “egizio” .
Modern gallery
Se disposti in sequenza, e tutti delle stesse dimensioni, i quadri accentuano il senso di profondità dell’ambiente, ma allo stesso tempo riducono l’altezza del soffitto. D’effetto in corridoio.

Appendere i quadri: le situazioni critiche
Monolocali
È noto che i quadri riempiono lo spazio; se quello a disposizione è poco o ridotto, meglio non esagerare in quantità; a tal riguardo bisogna lasciare i muri liberi , in modo tale da aumentare la percezione d’ampiezza di un locale.

Soffitti alti
Sono tipici delle case più antiche ,ma ciò non significa che i quadri debbano essere appesi a bordo soffitto. L’altezza a livello dello sguardo deve sempre guidare ogni disposizione.

Corridoi
I quadri alle pareti di una stretta zona di passaggio ne circoscrivono il percorso e ne “allungano” le dimensioni, anche se in alcuni casi possono ridurre troppo la percezione dell’altezza. Composizione ideale per il corridoio sono le cornici singole da inserire tra una porta e l’altra, con un perfetto allineamento tra i diversi quadri.

Tappezzeria
Le pareti tappezzate sono già decorate ed un quadro potrebbe essere eccessivo o sparire del tutto fino a confondersi. Un solo consiglio: rinunciatevi del tutto!!!

Effetto a sorpresa
Ogni stanza della casa (persino il bagno e la cucina) raddoppia il suo appeal con il quadro giusto.
Il living
Il living è l’ambiente più dinamico e complesso della casa. Ci si siede, si conversa, si guarda la televisione, si riposa… qui i quadri stanno sempre bene, a patto di seguire qualche piccolo suggerimento:
Le pareti vuote sopra il divano possono accogliere grandi immagini ben centrate nella larghezza dell’imbottito: questa è una scelta di sicuro effetto.
Anche le composizioni con più cornici sono piacevoli da guardare, purché il perimetro esterno della composizione sia a filo con i braccioli del divano, quasi a formare un unico blocco.
In tutti i casi, l’altezza da terra deve essere sempre compresa tra i 110 e i 120 cm.
L’area pranzo e la cucina
Sono luoghi dove i quadri si gradiscono stando seduti.
Si possono ,quindi ,fissare un po’ più in basso del solito: il bordo inferiore va sistemato tra i 90 e i 100 cm dal pavimento.
Nelle cucine vere e proprie, la parete sopra il tavolo, di solito libera da pensili, è idonea ad appendere quadri.
La camera
La parete sopra il letto è perfetta per ospitare mescolanze compatte di quadri: un insieme di piccoli elementi, appesi tutti uguali e con identica distanza l’uno dall’altro, sono una disposizione classica, riposante da vedere. Se si vuole osare con cornici diverse, sono possibili altri allineamenti; l’importante è che la composizione non esca dai limiti segnati otticamente dai comodini.
L’ingresso
Se si tratta di ambienti piccoli e bui è necessario alleggerire le pareti con soggetti chiari e semplici.
Se si tratta di ambienti spaziosi e un po’ dispersivi occorre creare movimento con cornici comunque coordinate.
Il bagno
Di solito è desueto pensare a quadri in un locale di servizio; eppure, questi elementi d’arredo possono impreziosire l’ambiente. C’è sempre, però, il problema delle piastrelle, che sarebbe meglio non forare. Per poter ovviare a tale fastidio un’ottima soluzione è ricorrere a un sistema di fili o catenelle, da agganciare nella parte alta del muro, al confine con il soffitto, zona che di solito è lasciata a stucco.
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